La stanchezza mentale si verifica quando la mente è sovraccaricata da stimoli esterni o da uno sforzo mentale prolungato che provoca fatica. Si tratta di una condizione molto comune che, per esempio, può presentarsi quando si fa un lavoro per molte ore o si studia per gli esami senza concedersi pause; allo stesso modo, si può avvertire una sensazione di affaticamento mentale quando si vivono situazioni molto intense di stress o ci si sente sopraffatti dalle responsabilità.
Seppur simili, la stanchezza mentale, la sensazione di esaurimento emotivo, lo stress e la stanchezza fisica hanno tutti caratteristiche differenti ed è importante saperle distinguere efficacemente per riconoscere il reale disturbo che si sta vivendo.
- L’esaurimento emotivo coinvolge principalmente la sfera delle emozioni e si caratterizza da sentimenti negativi come tristezza, ansia e apatia.
- Lo stress è una reazione biologica ad agenti che destabilizzano l’individuo: una volta eliminato l’elemento scatenante, anche lo stress cessa di manifestarsi.
- La stanchezza fisica si presenta con una sensazione generale di debolezza o spossatezza e tende a manifestarsi quando il corpo è stato sottoposto a situazioni stressanti come un allenamento intenso, sonno disturbato o un lavoro fisicamente impegnativo; tuttavia, stanchezza fisica e stanchezza mentale sono molto spesso
sonocorrelate, in quanto quest’ultima influisce notevolmente sulle prestazioni fisiche dell’individuo.
Comprendere i sintomi e le caratteristiche della stanchezza mentale, individuandone le cause scatenanti, è fondamentale per riuscire a trattare efficacemente tale condizione e ripristinare il benessere generale degli individui.
Possibili cause della stanchezza mentale
La stanchezza mentale è una condizione che può avere un impatto significativo sulla vita delle persone e, spesso, si presenta quando ci si dedica ad attività che richiedono grandi sforzi cognitivi ed emotivi, soprattutto quando a questi momenti non segue il necessario riposo. Sebbene esista una gran varietà di condizioni che può condurre all’affaticamento mentale, di seguito sono riportate alcuni dei più comuni fattori scatenanti.
- Situazioni di stress costante: essere sottoposti a stress eccessivodurante il giorno e seguire ritmi di vita troppo frenetici, causa nell’individuo uno stato di allerta costante che ha un impatto sul benessere mentale.
- Stress da lavoro: la pressione derivante da situazioni lavorative è tra le più frequenti cause di stanchezza mentale e può scaturire dall’incompatibilità con i valori aziendali, dall’insoddisfazione professionale, da problematiche all’interno del team o da un sovraccarico di lavoro.
- Situazioni familiari complesse: l’ambiente familiare può portare con sé diverse problematiche, come conflitti o gestione finanziaria, che possono generare una sensazione di pressione e portare alla stanchezza mentale.
- Aumento delle responsabilità: trovarsi a gestire numerosi impegni nei vari ambiti della propria vita (personale e lavorativa) può far sentire le persone sopraffatte, generando un affaticamento mentale.
- Instabilità finanziaria: debiti molto consistenti o incertezze in merito alle proprie finanze sono tra i fattori più rilevanti in grado di incidere sullo stato mentale dell’individuo.
- Trascurarsi: smettere di prendersi cura di sé e delle proprie esigenze ha un forte impatto sull’umore e può contribuire negativamente al benessere fisico e mentale, soprattutto in periodi particolarmente impegnativi.
- Sovraccarico emotivo: l’esposizione prolungata a emozioni negative e sensazioni spiacevoli contribuisce notevolmente all’abbassamento dell’energia e, d’altra parte, aumenta la stanchezza mentale.
- Mancato equilibrio tra lavoro e vita privata: l’assenza del work-life balance è tra le più comuni cause di affaticamento mentale.
- Rottura degli equilibri: eventi traumatici o situazioni particolari che possono modificare notevolmente la routine di una persona possono contribuire ad avvertire una sensazione di stanchezza mentale. Questo accade, per esempio, quando si perde una persona cara o quando una donna deve affrontare una gravidanza.
Sintomi della stanchezza mentale
Generalmente, i sintomi della stanchezza mentale tendono a manifestarsi gradualmente, ma in periodi dove l’organismo è sottoposto a forte stress si possono presentare anche in modo repentino.
La sintomatologia può essere distinta in tre aree principali: segnali psicologici, segnali fisici e segnali comportamentali.
Segnali psicologici
I principali segnali psicologici che rivelano un affaticamento mentale sono una sensazione di debolezza generale, unita alla fatica a concentrarsi, anche nello svolgere le normali attività quotidiane. A questo possono aggiungersi:
- sentimenti negativi, cattivo umore, rabbia, tristezza, paura, irritabilità;
- stati di ansia o depressione;
- mancanza di interesse per qualsiasi attività;
- pessimismo, cinismo, calo di motivazione e produttività;
- difficoltà nell’elaborazione e nella gestione delle emozioni;
- rallentamento dei riflessi (che può condurre anche a situazioni di pericolo, per esempio mentre si è alla guida);
- difficoltà a ricordare le informazioni e completare correttamente le attività anche più semplici.
Segnali fisici
L’affaticamento mentale può avere dei risvolti importanti anche sulla salute fisica, contribuendo alla comparsa di sintomi apparentemente non riferibili ad alcuna condizione. Tra questi vi sono:
- mal di testa, mal di stomaco e dolori ai muscoli;
- disturbi del sonno, tra cui insonnia o eccessiva sonnolenza;
- cambiamenti dell’appetito e del peso corporeo non riferibili ad altre condizioni;
- maggiore predisposizione ad ammalarsi, con conseguente presenza di patologie come l’influenza e il raffreddore;
- sensazione generale di malessere.
Segnali comportamentali
La stanchezza mentale può avere effetti anche sul comportamento degli individui, influenzando lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Tra i segnali che si possono riscontrare in questi casi vi sono:
- tendenza alla procrastinazione degli impegni (lavorativi e personali);
- calo delle performance e della memoria;
- tendenza all’isolamento, che prevede l’allontanamento delle persone care;
- abuso di alcolici o altre sostanze che si pensa possano aiutare a gestire i sintomi;
- assenteismo sul luogo di lavoro o a scuola;
- modifica delle abitudini alimentari (lo stress può aumentare il desiderio di alimenti zuccherati o ricchi di grassi);
- difficoltà nel gestire responsabilità o mantenere gli impegni.
Se i sintomi dovuti alla stanchezza mentale interferiscono pesantemente con lo svolgimento delle normali attività quotidiane o se questi peggiorano e non accennano a diminuire nel corso del tempo, è fondamentale rivolgersi al proprio medico o cercare il supporto di uno specialista. Alcuni dei sintomi sopraelencati, infatti, potrebbero essere la spia di ulteriori condizioni patologiche che richiedono un approfondimento medico e non devono essere sottovalutati. In particolare, è fondamentale contattare il medico se:
- si avverte dolore al petto e/o palpitazioni accelerate;
- ci si sente mentalmente sopraffatti, anche dopo aver seguito un trattamento per risolvere questa condizione;
- si soffre di grave depressione o ansia;
- si avverte un eccessivo senso di stanchezza dopo aver intrapreso una cura farmacologica.
Rimedi utili
Esistono due principali metodologie per alleviare la stanchezza mentale: eliminare il fattore di stress che sta alla fonte del disagio o modificare il proprio stile di vita, mettendo in atto delle strategie che permettono a corpo e mente di rilassarsi e spostare il focus dal problema scatenante. Di seguito sono riportati i principali comportamenti che è possibile adottare per cercare di ripristinare il benessere mentale in situazioni di affaticamento ed eccessivo stress.
- Riconoscere ed eliminare il fattore stressante: non è sempre possibile eliminare la causa dello stress, ma questa è sicuramente la soluzione più efficace per ritrovare la tranquillità mentale. Per esempio, se lo stress è provocato da un eccesso di responsabilità sul luogo di lavoro, una buona soluzione potrebbe essere quella di delegare alcuni compiti o chiedere aiuto ai colleghi.
- Prendersi una pausa: il tempo dedicato al riposo e al recupero dell’energia persa durante la giornata è fondamentale per alleviare la stanchezza sia fisica che mentale. La pausa può anche prevedere lo svolgimento di attività molto semplici che permettano all’individuo di allontanarsi dalla fonte di stress, per esempio uscire dall’ufficio per la pausa pranzo, fare una passeggiata immersi nella natura, cenare una volta a settimana in compagnia degli amici o dedicare dei momenti durante l’arco della giornata solo per sé stessi.
- Tecniche di rilassamento: l’immaginazione guidata o gli esercizi di respirazione e mindfulness possono apportare dei grandi benefici, in quanto favoriscono una sensazione di relax e contribuiscono ad alleviare la tensione. Allo stesso modo, anche lo yoga, il Tai Chi, l’aromaterapia, la meditazione, i massaggi e il rilassamento muscolare progressivo possono rivelarsi utili per ritrovare il benessere.
- Dormire adeguatamente: il sonno ristoratore ricopre un ruolo fondamentale per il mantenimento di buoni livelli di benessere psico-fisico ed è per questo che è importante dormire tra le 7 e le 8 ore ogni notte. Nel caso si riscontrassero delle difficoltà a prendere sonno, creare una routine prima di andare a dormire, fare un bagno caldo un’ora prima di coricarsi, prediligere attività rilassanti come la lettura o colorare un album invece di guardare passivamente lo schermo del telefono o della televisione, sono attività da prendere in considerazione.
- Esercitare la gratitudine: nel momento in cui si è demoralizzati o ci si sente sopraffatti, i sentimenti negativi possono risultare più travolgenti di quello che sono in realtà. Esercitare la gratitudine attraverso il journaling (una pratica che consiste nel prendere nota quotidianamente dei propri pensieri e delle proprie sensazioni, allo scopo di riflettere sulle situazioni e sugli eventi che accadono e dare sfogo alle proprie emozioni), è un’ottima tecnica per spostare il focus dai pensieri negativi e ripristinare l’equilibro emotivo nell’individuo. Questa pratica può aiutare a risollevare l’umore e può contribuire a un maggiore benessere psico-fisico, al miglioramento del sonno e alla riduzione dei livelli di stress.
- Praticare esercizio fisico: sebbene dedicarsi all’attività fisica quando ci si sente giù di morale possa risultare difficile, è fondamentale notare che questa ha un impatto positivo sull’umore, sui livelli di energia e sulle funzioni cerebrali. Per questo motivo, è importante dedicarsi al movimento, anche con attività a bassa intensità (come una camminata), che rappresentano un toccasana per abbassare i livelli di stress e ripristinare il benessere generale degli individui.
- Curare l’alimentazione e l’idratazione: seguire una dieta varia ed equilibrata (evitando la carenza di nutrienti fondamentali) e mantenersi idratati è fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo.
- Trascorrere del tempo all’aria aperta: godersi dei momenti all’aria aperta, approfittando della luce solare, può offrire numerosi benefici per la salute, soprattutto se si condividono con le persone care.
- Assumere integratori: in commercio si trovano diversi integratori che, grazie alla loro composizione, forniscono un boost di vitamine e sali minerali che possono contribuire ad alleviare l’affaticamento fisico e mentale.
Prevenzione e consigli utili
La prevenzione gioca un ruolo fondamentale nell’insorgenza della stanchezza mentale. Sebbene, infatti, questa possa dipendere da fattori non direttamente controllabili o prevedibili, esistono una serie di accorgimenti che possono essere messi in atto all’interno del proprio stile di vita per prevenire un eccessivo affaticamento mentale. Tra questi vi sono:
- assicurarsi un buon equilibrio tra lavoro e vita privata;
- circondarsi di persone positive, che offrono il loro reale sostegno;
- evitare di svolgere troppe attività contemporaneamente;
- prendersi cura di sé, praticando regolarmente esercizio fisico e seguendo una dieta equilibrata;
- adottare strategie per la gestione dello stress.
In questo contesto, inoltre, l’alimentazione è un fattore chiave, in quando ciò che si mangia ha un notevole impatto sulla salute emotiva. Diete povere, caratterizzate da carenze nutrizionali (di vitamine, magnesio, potassio, ferro, ecc.), alto indice glicemico o elevato consumo di zuccheri, sono direttamente collegate a mancanza di energia, stati d’ansia, depressione e disturbi dell’umore. Al contrario, cibi ricchi di vitamine e sali minerali possono contribuire positivamente al benessere mentale, rafforzando le difese immunitarie e la capacità dell’organismo di combattere lo stress.
In ogni caso, è fondamentale ricordare che sebbene in certi periodi la stanchezza mentale possa essere considerata normale, se i sintomi di questa non si attenuano e interferiscono notevolmente sullo svolgimento delle normali attività quotidiane, è fondamentale rivolgersi al medico per indagare, tramite una visita, sulle possibili cause e individuare il trattamento più adeguato a ripristinare il benessere fisico e mentale.
In sintesi
La stanchezza mentale è una condizione comune caratterizzata da difficoltà di concentrazione, irritabilità, mancanza di energia e vitalità. Le cause alla basa della sua insorgenza possono essere molteplici, ma tra le più comuni si annoverano stress cronico, mancanza di sonno, sovraccarichi di lavoro ed eccesso di responsabilità. Individuare i fattori scatenanti è fondamentale per riuscire a trattare adeguatamente tale condizione, che può arrivare a compromettere lo svolgimento delle più semplici attività quotidiane e avere risvolti anche sul benessere fisico dell’individuo.
Non esiste, quindi, un unico rimedio che può essere adottato, ma è fondamentale combattere la stanchezza mentale eliminando la fonte dello stress e/o adottando adeguate strategie che permettano di gestirlo adeguatamente, stimolando il rilassamento. Allo stesso tempo, è fondamentale dedicare del tempo alla cura di sé, praticando sport o attività fisica, seguendo una dieta equilibrata (ricca di tutti i nutrienti necessari), frequentando le persone care e concedendosi una pausa quando ci si sente sopraffatti dal lavoro, dallo studio o dagli impegni.
Non sottovalutare i sintomi della stanchezza mentale è fondamentale per garantire il benessere a lungo termine del proprio organismo; per questo motivo, è necessario richiedere un consulto medico se la sintomatologia peggiora o non accenna a diminuire.