Lo stress è una naturale risposta del corpo che si manifesta in seguito ad elevata pressione psicologica in caso di eventi o situazioni che si considerano pericolose o eccessive.
I sintomi con cui lo stress può presentarsi sono numerosi, ma è fondamentale riconoscerli per riuscire a gestire al meglio tale condizione. La sintomatologia più comune prevede una generale sensazione di stanchezza fisica e mentale, irrequietezza e agitazione, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione, ansia, irritabilità e tensione.
Quando si parla di stanchezza, però, è doveroso distinguere la comune stanchezza fisica da quella che viene definita stanchezza da stress. La prima, infatti, è generalmente il risultato di sforzi fisici prolungati o intensi, è temporanea e può essere alleviata con un adeguato riposo e una corretta alimentazione; la seconda, invece, è causata da un sovraccarico mentale ed emotivo del sistema nervoso che può essere legato alla difficoltà di affrontare alcune situazioni o a eccessive preoccupazioni.
Riconoscere la specificità della stanchezza correlata allo stress è fondamentale per riuscire a individuare le strategie più adeguate a contrastarla. Tale condizione, infatti, non deve mai essere sottovalutata e, anzi, è necessario richiedere adeguato supporto al proprio medico per riuscire a gestirla al meglio.
Possibili cause dello stress
La principale causa della stanchezza da stress è proprio lo stress, ovvero quella sensazione di sovraccarico mentale che porta, poi, all’insorgenza di sintomi fisici e psicologici.
Ma a cosa è legato lo stress? Perché insorge? Le condizioni che causano stress sono definite “stressors” (o eventi stressanti) e sono tutte quelle situazioni che si vivono nel quotidiano che possono provocare incertezza, difficoltà e disagio. Tra le più comuni cause di stress vi sono:
- eventi significativi: si tratta di situazioni, sia piacevoli che spiacevoli, che impattano notevolmente sulla vita di un individuo (per esempio, la morte di una persona cara, il divorzio, una promozione, la nascita di un figlio, il matrimonio, ecc.);
- fattori ambientali: l’ambiente esterno può configurarsi come elemento di stress, per esempio causa della temperatura (eccessivo caldo o eccessivo freddo) o delle condizioni in cui si opera (ambiente rumoroso o particolarmente inquinato);
- situazioni inaspettate e fuori dal controllo: eventi imprevisti (come l’arrivo di un ospite) o risultati di esami clinici possono generare stress;
- condizioni lavorative: carichi di lavoro eccessivi, scadenze imminenti, relazioni conflittuali con i colleghi, eccessive responsabilità o continue richieste possono avere un impatto significativo nella vita di un soggetto;
- paure: avere timore di qualcosa (per esempio, parlare in pubblico) può provocare molto stress e incidere notevolmente sulla prestazione di un individuo;
- fattori biologici: patologie, disabilità fisiche o traumi possono portare all’insorgenza di stress;
- stile di vita: il proprio modo di ragionare, le aspettative o i ricordi legati a eventi o traumi del passato possono provocare un alto livello di stress.
Sebbene al termine “stress” è generalmente associata una concezione negativa, legata agli effetti deleteri di questa condizione sull’organismo, è importante sottolineare che questo fattore, di per sé, non può essere definito completamente “positivo” o “negativo”. A prescindere dall’evento scatenante, infatti, la risposta adattiva del corpo (che è, appunto, lo stress) favorisce gli stimoli fisici e mentali che consentono di affrontarlo e può, quindi, essere d’aiuto nella gestione di numerose situazioni.
Per questo motivo, si parla di “stress positivo”(conosciuto anche come “eustress”) in riferimento alle circostanze in cui lo stress favorisce le prestazioni dell’individuo (per esempio, può favorire la concentrazione durante lo studio o lo svolgimento di un determinato compito, oppure fornire la giusta carica per affrontare un nuovo incarico o una prestazione sportiva). Al contrario, diventa un elemento negativo (definito “distress”) quando si protrae nel tempo, manifestandosi con ansia, paura e insicurezza, e non si riesce a gestire adeguatamente la situazione che l’ha scatenato; in questi casi, si verifica un sovraccarico che può arrivare a compromettere il regolare funzionamento dell’organismo.
Infine, è fondamentale notare che ogni persona è diversa e che, di conseguenza, ha una differente percezione degli eventi. Per questo motivo, persone diverse possono reagire in maniera diversa davanti allo stesso evento e quest’ultimo può generare stress in alcune ma non in altre; ciò accade perché la reale causa dello stress è la valutazione di un determinato evento, il modo in cui le persone vedono quella situazione e come si sentono di fronte a quest’ultima. Inoltre, è bene specificare che la reazione a un evento potenzialmente stressante può essere influenzata da numerose variabili, come fattori genetici, traumi passati, problemi personali, esperienze precedenti, ecc.
Come riconoscere la stanchezza da stress
Lo stress può manifestarsi con sintomi e segnali differenti, che dipendono dalle caratteristiche specifiche degli individui ma anche dal fattore scatenante o da altre variabili.
Generalmente, in condizioni di stress considerate “normali” il corpo può reagire con accelerazione del battito cardiaco, respirazione veloce e affannosa, tensione muscolare e aumento della sudorazione. In gran parte dei casi questi sintomi tendono a scomparire autonomamente quando il soggetto supera l’evento stressante e si sente nuovamente al sicuro; nei casi, invece, in cui gli eventi stressanti si protraggono per lunghi periodi il corpo può risentire pesantemente di tale carico e il soggetto potrebbe sentirsi realmente affaticato.
Tra i possibili sintomi della stanchezza da stress vi sono:
- affaticamento e spossatezza fisica e mentale;
- modifica della routine del sonno (insonnia, sonnolenza o sonno eccessivamente prolungato);
- cambiamenti nell’appetito;
- sensazione di ansia e impotenza;
- mancanza di empatia;
- dolori fisici (per esempio, dolori muscolari), debolezza o malesseri non legati a una condizione particolare;
- difficoltà di concentrazione.
Tale sintomatologia può andare avanti per settimane o mesi e, se non gestita adeguatamente, può peggiorare arrivando a compromettere notevolmente la qualità della vita dei soggetti. Per questo motivo, è fondamentale rivolgersi al proprio medico nel caso in cui i sintomi non accennino a diminuire; sarà lo specialista, a seguito di esami e specifiche visite, a indicare l’opzione terapeutica più indicata per ripristinare il benessere fisico e mentale del paziente.
Infine, sebbene la stanchezza da stress possa colpire chiunque, è importante evidenziare che vi sono persone maggiormente esposte al rischio di sperimentarla. Tra queste vi sono coloro che hanno subito un trauma, coloro che vivono condizioni di povertà, discriminazione, disoccupazione o incertezza finanziaria, coloro che hanno subito un lutto e tutti coloro con una particolare condizione di salute mentale pregressa.
Stanchezza da stress: quando è burnout?
Un particolare tipo di stanchezza che può insorgere a seguito di esposizione prolungata allo stress è quella che viene definita sindrome da “burnout” (“bruciato, fuso, esaurito”). Questa è legata alle condizioni di stress sul lavoro, che possono diventare particolarmente intense e arrivare a minare il benessere fisico e mentale dei soggetti. Ciò accade più frequentemente nelle professioni che, per loro natura, richiedono un intenso coinvolgimento emotivo (per esempio, le professioni medico-sanitarie o i lavori sociali), ma può riguardare qualsiasi lavoratore che affronta un carico di lavoro eccessivo o prolungato nel tempo, opera in una sede o in un ambiente lavorativo caratterizzato da scontri e tensioni o riceve eccessive responsabilità avendo la sensazione di non riuscire a gestirle adeguatamente.
Tale condizione può impattare in maniera molto negativa sulla qualità della vita degli individui e sulle attività che questi svolgono in qualsiasi momento, quindi è fondamentale riconoscere i sintomi principali con cui può manifestarsi. Tra questi vi sono:
- sintomi fisici: problemi gastro-intestinali, insonnia, stanchezza diffusa e mancanza di energia, tensione muscolare, mal di testa frequenti, inappetenza, alimentazione disordinata, disturbi dermatologici;
- sintomi psicologici: mancanza di fiducia nelle proprie capacità, disinteresse, insoddisfazione, sensazione di frustrazione e fallimento, tendenza all’isolamento, attacchi di panico e depressione, calo delle performance lavorative.
Tale sintomatologia non deve mai essere sottovalutata, quindi è fondamentale richiedere un supporto nel caso in cui si senta sopraffatti dalle responsabilità o dalle attività da svolgere in ambito lavorativo (così come nello studio e in qualsiasi altro aspetto della vita). Rivolgersi al proprio medico potrebbe risultare fondamentale per inquadrare la propria condizione e individuare la strategia più adeguata a ripristinare il benessere dell’individuo.
Strategie per contrastare la stanchezza da stress
Combattere la stanchezza da stress può risultare molto impegnativo, soprattutto perché nella maggior parte dei casi le persone non hanno un controllo sugli eventi e sulle condizioni che generano stress, quindi queste possono andare avanti per periodi di tempo molto lunghi. Nonostante questo, è fondamentale assumere consapevolezza circa la propria situazione e impegnarsi per trovare soluzioni che contribuiscano a gestire i sintomi della stanchezza legata allo stress.
Il primo passo è sicuramente quello di individuare le fonti di stress, così da valutare se è possibile adottare rimedi e misure apposite per risolverle. Per esempio, se a causare lo stress è il lavoro probabilmente si potrà discutere delle proprie mansioni con il capo o si potrà valutare di cercare un nuovo impiego, così da cercare di eliminare la fonte di stress. Nel caso, però, in cui ci si senta stressati ma non si riesca a individuare una causa specifica, è fondamentale consultare uno specialista, così da fare chiarezza sulla propria situazione e individuare le migliori soluzioni da mettere in atto per ripristinare il proprio benessere.
Di seguito sono riportate alcune strategie e consigli che potrebbero contribuire a contrastare tale condizione.
- Concedersi una pausa: il riposo è parte fondamentale della vita e prendersi un periodo di pausa dal lavoro e, più in generale, dagli impegni della propria quotidianità può aiutare a liberarsi della sensazione di stanchezza correlata allo stress.
- Praticare attività fisica: lo sport e l’esercizio fisico (anche a bassa intensità, come una passeggiata) possono contribuire ad alleviare lo stress e rappresentano un diversivo dalle situazioni stressanti.
- Parlare con qualcuno: condividere le proprie sensazioni, paure e ansie con qualcuno di cui ci si fida può aiutare a sentirsi meno soli. Chiaramente è opportuno prendersi cura della propria salute mentale e valutare il caso di rivolgersi a un professionista del settore (per esempio, uno psicologo) per ottenere un supporto adeguato.
- Adottare tecniche di rilassamento: praticare yoga e meditazione può risultare utile per combattere lo stress e sentirsi meglio giorno dopo giorno.
- Dormire adeguatamente: avere una corretta routine del sonno e garantirsi un riposo ristoratore è fondamentale per alleviare lo stress e le tensioni. Spesso, però, quando si affrontano condizioni difficili, il sonno può essere un problema; per questo motivo, è fondamentale provare a svegliarsi e andare a letto ogni giorno alla stessa ora e cercare di regolarizzare quanto più possibile questa fase, così da ricaricare le energie per affrontare ogni giornata.
- Seguire una dieta sana ed equilibrata: anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nell’arginare la stanchezza e lo stress. Per questo motivo, è fondamentale scegliere con cura i cibi che si introducono nella propria dieta, evitando pasti eccessivamente ricchi di grassi, che rischiano di appesantire l’apparato digerente; al contrario, vanno predilette frutta e verdura, che assicurano il pieno di nutrienti (come vitamine e minerali) necessari per il corretto funzionamento dell’organismo. Le vitamine (in particolare quelle del gruppo B) e il magnesio e il potassio sono nutrienti fondamentali per regolare lo stress e garantire che il corpo sia in grado di compiere tutte le proprie normali funzioni; per questo motivo, è importante assumere gli alimenti che ne sono ricchi ed evitare carenze nutrizionali. In caso di carenza di qualche nutriente, comunque, è possibile ricorrere agli integratori di vitamine e sali minerali, che si sono rivelati in grado di procurare effetti benefici sui livelli di stress percepito e sulla qualità dell’umore.
- Fare attenzione alle abitudini legate all’alimentazione: il consumo del pasto deve avvenire in un ambiente sereno e rilassato ed è fondamentale dedicare al pranzo e alla cena il tempo necessario, evitando di mangiare in piedi o davanti al computer mentre si lavora o si studia. Per favorire il processo digestivo, inoltre, è fondamentale masticare lentamente e con cura ed evitare l’abuso di bevande alcoliche o eccitanti (come tè e caffè).
Infine, è importante evidenziare i casi in cui è necessario rivolgersi al medico per trovare una soluzione in grado di gestire lo stress. In particolare, è fondamentale richiedere un consulto se:
- si ha la sensazione di essere sopraffatti dagli impegni, dalle attività e dalle responsabilità;
- la salute fisica risente dello stress;
- i sintomi dello stress non scompaiono nonostante l’adozione dei rimedi sopracitati;
- lo stress porta all’abuso di droghe o alcol.
Lo specialista sarà in grado di valutare il singolo caso e individuare la strategia terapeutica più adatta, che potrebbe essere quella di consultare uno psicologo o intraprendere delle sedute di psicoterapia.
In sintesi
Lo stress è una risposta naturale che l’organismo mette in atto per contrastare eventi e situazioni valutate come pericolose. Sebbene questo possa essere un fattore positivo in determinate situazioni, se prolungato nel tempo può rivelarsi molto dannoso e portare all’insorgenza di sintomi fisici e psicologici in grado di compromettere in maniera significativa la qualità della vita degli individui.
La stanchezza da stress è una condizione fisica provocata proprio da un eccessivo accumulo di stress, che può essere legato a situazioni personali, lavorative o a particolari eventi traumatici. Tra i sintomi con cui si manifesta vi sono: mancanza di energia, difficoltà di concentrazione e attenzione, stati d’ansia e modifiche della routine del sonno.
Per contrastare la stanchezza da stress è importante, innanzitutto, individuare la fonte che provoca lo stress stesso; se non è possibile eliminare direttamente il problema alla radice, è comunque opportuno adottare tecniche e strategie volte a gestire la sintomatologia. Tra queste vi è la cura dell’alimentazione, l’adozione di una regolare routine del sonno, la pratica dell’attività fisica e di apposite tecniche di meditazione e rilassamento.
Infine, è fondamentale sottolineare l’importanza di non sottovalutare i sintomi dello stress e di valutare la necessità di rivolgersi a un medico per ottenere il supporto necessario a ripristinare il proprio benessere fisico e mentale.