La stanchezza e la spossatezza sono sintomi comuni a numerose patologie e condizioni dell’organismo, in quanto sono parte integrante della risposta corporea alla lotta contro le infezioni. Generalmente la stanchezza tende a scomparire in maniera spontanea una volta che il corpo ha superato l’infezione, ma nel caso in cui questa si protrae per un periodo di tempo più lungo, si parla proprio di stanchezza post-virale.
Riconoscere questa condizione e comprendere come gestirla al meglio è fondamentale per assicurarsi un’adeguata guarigione e recuperare le energie necessarie ad affrontare le numerose sfide del quotidiano. Partendo dal presupposto che la stanchezza è un sintomo “invisibile”, il modo in cui si manifesta è spesso descritto come una sensazione di affaticamento fisico e mentale; nel caso della stanchezza post influenza, in particolare, il recupero può risultare molto faticoso e, di conseguenza, questa condizione può impattare notevolmente su tutti gli aspetti della vita degli individui, arrivando a condizionarla.
Per questo motivo, è fondamentale sapere quali comportamenti adottare e quali accorgimenti seguire per ripristinare il proprio benessere fisico e mentale e innalzare i livelli di energia dell’organismo.
Cause e sintomi della stanchezza post influenza
La stanchezza è una sensazione comune che tutti avvertono in diversi momenti della vita: è normale, infatti, sentirsi stanchi o affaticati in seguito a uno sforzo fisico o mentale, ma generalmente il recupero dell’energie avviene rapidamente a seguito di adeguati periodi di riposo. Quando, invece, la sensazione di affaticamento insorge a seguito di un’infezione virale e prosegue per un periodo di tempo più lungo (settimane o mesi) dopo che si è guariti dall’infezione, si parla di affaticamento post-virale.
È importante, innanzitutto, distinguere tale condizione da quella che viene definita sindrome da stanchezza cronica, perché sebbene la sintomatologia sia molto simile, vi è una differenza fondamentale tra le due condizioni: la causa d’insorgenza. Mentre la sindrome da stanchezza cronica, infatti, non sembra avere una causa definita, l’affaticamento post-virale è causato proprio da un’infezione virale.
Sono i virus, quindi, i responsabili dell’insorgenza di tale condizione e gran parte delle infezioni virali possono scatenare una reazione del sistema immunitario che si traduce in stanchezza e spossatezza. Tra i virus più comunemente coinvolti ci sono quello del raffreddore comune e dell’influenza, quello della polmonite, l’Epstein-Barr, i virus degli herpes umani, l’enterovirus e il virus dell’HIV. Non è ancora certa la ragione per cui alcuni virus portano a sviluppare questa sensazione di stanchezza, ma questa potrebbe essere legata a un’insolita risposta dell’organismo ai virus che restano latenti all’interno del corpo o a un’infiammazione del tessuto nervoso.
Per quanto riguarda la sintomatologia, invece, la stanchezza post-virale può manifestarsi con sintomi diversi da persona a persona, ma la maggior parte degli individui riferisce di una significativa mancanza di energia che perdura nonostante il riposo. Ulteriori sintomi che possono presentarsi sono:
- problemi di memoria o difficoltà di concentrazione;
- mal di gola, mal di testa e linfonodi ingrossati;
- dolori muscolari o articolari non legati a particolari condizioni.
Poiché i sintomi non sono specifici per questa condizione, spesso possono essere erroneamente attribuiti ad altre patologie o si può pensare che si verifichino in quanto l’organismo sta ancora lottando per eliminare il virus. Per questo motivo, è fondamentale monitorare la sintomatologia e rivolgersi al medico nel caso in cui questa si protragga eccessivamente e interferisca in maniera significativa sullo svolgimento delle normali attività quotidiane e sullo stile di vita.
Come contrastare la stanchezza post-influenza
Non esiste un unico rimedio in grado di contrastare la debolezza post virale, ma ci sono una serie di accorgimenti che possono essere adottati per favorire la guarigione e il recupero dell’energia una volta che il corpo ha superato l’infezione.
- Riprendere gradualmente le attività: spesso, dopo un periodo di malattia, le persone tendono a voler riprendere troppo rapidamente lo svolgimento di sport e delle loro normali attività. In questi casi, però, è fondamentale ascoltare il proprio corpo e riprendere lentamente, partendo da attività leggere e alternandole al riposo.
- Concedersi adeguato riposo: anche dopo l’eliminazione dell’infezione, il corpo ha bisogno di riposo per proseguire il processo di guarigione. Per questo motivo, è importante concedersi delle brevi pause durante il giorno, anche se apparentemente queste non sembrano necessarie e dormire almeno 7 ore ogni notte.
- Stabilire una routine regolare: mantenere uno stile di vita adeguato alle proprie possibilità è fondamentale per garantire una corretta ripresa del corpo. Particolare attenzione, in questo senso, deve essere riposta nelle abitudini legate ai pasti e al sonno.
- Idratarsi a sufficienza: la disidratazione è nemica del corretto funzionamento dei processi che regolano l’organismo. Bere molta acqua e, in generale, introdurre molti liquidi, infatti, è fondamentale in qualsiasi circostanza, ma è assolutamente necessario nel caso del post influenza per ripristinare i minerali persi a causa dell’infezione (tramite, per esempio, l’eccessiva sudorazione legata all’aumento della temperatura corporea tipica delle fasi influenzali).
- Praticare tecniche di rilassamento: adottare tecniche di gestione dello stress ed eseguire esercizi che favoriscono il relax e la meditazione può essere molto utile per contrastare la stanchezza. Si può iniziare con degli esercizi di respirazione, per poi passare alla mindfulness e ad altre tecniche volte a favorire la concentrazione.
- Seguire un’alimentazione varia ed equilibrata: per favorire il recupero dell’energia è importante scegliere con cura gli alimenti da inserire nella propria dieta per favorire una corretta integrazione dei nutrienti persi a causa dell’infiammazione. In particolare, è fondamentale consumare frutta fresca (meglio se priva di buccia), verdura a basso contenuto di fibre, carne bianca, pesce, uova e carboidrati complessi (pane, pasta e cereali integrali) per riuscire a soddisfare il fabbisogno energetico giornaliero. Al contrario, andrebbero evitati i cibi eccessivamente zuccherati, l’alcol, gli alimenti fritti o eccessivamente lavorati e gli insaccati.
- Evitare l’abuso di farmaci: spesso l’affaticamento e la spossatezza possono essere effetti collaterali di alcuni farmaci, in particolare gli antibiotici, quindi è sempre raccomandato evitare l’assunzione di medicinali senza aver prima sentito il parere del proprio medico.
Allo stesso tempo, è necessario considerare che vi sono alcuni nutrienti, come le vitamine e i sali minerali che possono favorire la guarigione e il recupero delle energie. Tra questi vi sono:
- la vitamina C che, grazie alle sue proprietà antiossidanti, facilita l’assorbimento del ferro;
- il ferro che è in grado di rafforzare il sistema immunitario compromesso dall’influenza e ridurre la stanchezza;
- le proteine che, grazie agli aminoacidi essenziali in esse contenuti, favoriscono il recupero dell’energia e la ricostituzione dei muscoli;
- i carboidrati, che sono in grado di fornire energia all’organismo.
Normalmente il fabbisogno quotidiano di questi nutrienti può essere soddisfatto tramite l’alimentazione, ma nel caso in cui questa non fosse sufficiente è possibile fare ricorso a integratori di vitamine e minerali che possono rivelarsi molto utili per ripristinare il benessere fisico e mentale degli individui che hanno dovuto affrontare un periodo di malattia e che hanno carenza di qualche nutriente. È fondamentale ricordare, però, che prima di apportare modifiche al proprio regime alimentare è necessario richiedere un consulto al proprio medico; sarà lo specialista, dopo aver analizzato a fondo le cause della stanchezza e degli altri sintomi riportati, a suggerire la strategia terapeutica più adatta al singolo caso.
Informazioni utili
In generale, la stanchezza post virale è temporanea e, quindi, i sintomi tendono a sparire con il passare del tempo. Per quanto riguarda i tempi di guarigione e recupero, però, questi possono variare molto da persona a persona e non esiste una tempistica definita. Alcuni soggetti possono vedere scomparire la sintomatologia nel giro di uno o due mesi, mentre altri continuano ad avvertire alcuni sintomi per molto più tempo.
Importante è anche segnalare che la stanchezza post influenza può colpire persone di tutte le età (bambini, ragazzi e adulti) e che l’intensità o la durata di tale affaticamento non dipendono necessariamente dalla gravità dell’infezione iniziale né dalle condizioni di salute del paziente prima dell’infezione. Alcune persone, infatti, possono sentirsi molto stanche nel corso della malattia, ma riprendersi in tempi relativamente brevi, mentre altre possono prendere un’influenza di lieve entità ma continuare ad avvertire una sensazione di spossatezza molto debilitante per periodi di tempo lunghi.
Per quanto riguarda la diagnosi, invece, il processo potrebbe risultare complicato in quanto i sintomi sono comuni a numerosi disturbi e patologie, quindi il medico dovrà indagare allo scopo di escludere condizioni sottostanti. Egli procederà innanzitutto con un esame fisico approfondito, per poi passare all’anamnesi, che dovrà tenere conto di tutti i sintomi riferiti dal paziente; per questo motivo, può essere utile annotare l’andamento della stanchezza e i momenti della giornata in cui questa si manifesta più intensamente, così da poter riferire allo specialista il quadro completo della situazione. L’esame delle urine e le analisi del sangue possono aiutare a escludere fonti comuni di affaticamento, come l’anemia, l’ipotiroidismo o il diabete, mentre delle i test da sforzo possono escludere patologie respiratorie e cardiovascolari e l’analisi del sonno può individuare eventuali disturbi del sonno, come l’insonnia o le apnee notturne.
Infine, è necessario porre l’attenzione sul fatto che la stanchezza post-virale può avere anche un impatto significativo sull’umore, portando gli individui a sviluppare irritabilità, stati d’ansia e frustrazione. Per questo motivo, è fondamentale prendersi cura della salute non solo del corpo, ma anche della mente: il benessere fisico e il benessere psicologico devono andare di pari passo per assicurarsi un recupero completo delle energie.
In sintesi
La stanchezza post-virale è una condizione comune, che può colpire persone di tutte le età e in qualsiasi condizione. Questa si manifesta a seguito di un’infezione causata da virus che attacca il corpo e può lasciare strascichi importanti.
Generalmente si manifesta con una severa mancanza di energia, accompagnata da difficoltà di concentrazione, mal di testa e dolori muscolari o articolari. Poiché i sintomi, però, sono comuni a molti altri disturbi, diagnosticarla non è sempre semplice e individuare il trattamento più adeguato può richiedere tempo.
Esistono, però, una serie di accorgimenti che è possibile seguire per favorire la guarigione: mantenere il corpo idratato, seguire un’alimentazione ricca di vitamine, sali minerali, magnesio e potassio, accertarsi di dormire un numero di ore adeguato ogni notte e praticare esercizi che inducono al rilassamento fisico e mentale. Fondamentale è anche sopperire alla perdita dei nutrienti legata, per esempio, al sudore tipico degli stati febbrili.
In ogni caso, è fondamentale affidarsi ai consigli del medico per individuare la strategia terapeutica più adatta e ripristinare il benessere di corpo e mente.