L’assunzione di vitamine e sali minerali è fondamentale per gli esseri umani, in quanto tali nutrienti svolgono un ruolo di primo piano in moltissimi processi metabolici di base che supportano le funzioni cellulari fondamentali. In particolare, questi sono direttamente coinvolti nel metabolismo energetico, nella sintesi del DNA, nel trasporto dell’ossigeno e nelle funzioni cerebrali; per questo motivo, sono fondamentali per le regolari funzioni cerebrali e muscolari e hanno un impatto sui processi che portano all’affaticamento fisico e mentale.
Generalmente, seguire una dieta varia ed equilibrata, ricca di frutta, verdure e latticini, garantisce un adeguato apporto di vitamine e minerali; nei casi, però, in cui non si riesca a soddisfare il fabbisogno giornaliero tramite l’alimentazione, ricorrere all’integrazione può rivelarsi la soluzione più efficace per evitare carenze nutrizionali. In questi casi, l’assunzione di integratori è associata a una maggior sensazione di benessere, a una riduzione dell’affaticamento fisico e mentale, al recupero dell’energia e a miglioramenti delle funzioni psicologiche e cognitive.
Vitamine e nutrienti: quali influiscono sulla stanchezza?
Le vitamine e i minerali, oltre ad avere un ruolo di primo piano nella salute di pelle e capelli, sono essenziali per la produzione di energia cellulare: il cibo ingerito tramite l’alimentazione, infatti, viene digerito da particolari enzimi che hanno il compito di scomporre i carboidrati, le proteine e i grassi presenti negli alimenti. Le sostanze derivanti da tale processo di scomposizione entrano nelle cellule e consentono la generazione di energia che consente all’organismo di svolgere le proprie normali funzioni.
Ma quali sono le vitamine direttamente coinvolte nel processo di produzione di energia?
Tra queste vi sono sicuramente tutte le vitamine del gruppo B, in quanto direttamente coinvolte in alcune delle fasi del sistema di produzione di energia all’interno della cellula. Un adeguato apporto di queste vitamine è fondamentale per il corretto funzionamento dei processi di produzione di energia ed eventuali carenze possono limitare la velocità con cui quest’ultima viene prodotta, con conseguenze sul funzionamento del metabolismo e dell’organismo in generale. L’integrazione di vitamine del gruppo B (vitamina B1, B2, B3, B5, B6, B8 e B12) può, quindi, contribuire a migliorare i livelli di stanchezza, il benessere fisico e mentale e la resistenza.
A questo gruppo si aggiunge la vitamina C, che svolge un ruolo importante nella produzione di energia all’interno del corpo; una carenza di tale nutriente, infatti, può portare all’insorgenza di debolezza e dolori muscolari.
Allo stesso modo, anche il ferro e il magnesio sono elementi necessari per la produzione di energia cellulare. Il primo, in particolare, svolge un ruolo di primo piano nel trasporto dell’ossigeno in tutto il corpo. La maggior parte delle persone riesce a mantenere regolari i livelli di ferro attraverso l’alimentazione; tuttavia, coloro che soffrono di anemia possono necessitare di un’integrazione suppletiva. Il magnesio, invece, è in grado di regolare alcune reazioni biochimiche dell’organismo, compresa la produzione di energia; quindi, un quantitativo insufficiente di tale nutriente può portare ad avere mancanza di energia.
Considerando, quindi, il ruolo di primo piano svolto dalle vitamine nei processi di produzione e distribuzione di energia al corpo, è chiaro che eventuali carenze possono influire notevolmente sulle prestazioni fisiche e mentali degli individui, provocando senso di affaticamento, stanchezza e debolezza generale. Per questo motivo, è fondamentale riconoscere i sintomi delle carenze nutrizionali e sottoporsi a un controllo medico per individuare la terapia e le strategie di integrazione più idonee al singolo caso.
Riconoscere i sintomi della carenza vitaminica
Quando l’apporto di vitamine all’interno del corpo è sufficiente, le loro proprietà biochimiche si traducono in regolari funzioni fisiologiche e tutto l’organismo funziona esattamente come dovrebbe. Quando, invece, l’apporto è inferiore al fabbisogno possono verificarsi carenze nutrizionali, che si manifestano con diversi sintomi; in questi casi, l’integrazione di nutrienti può rivelarsi la miglior strategia da adottare per ripristinare il benessere generale dell’organismo.
In generale, le carenze vitaminiche si manifestano con stanchezza e affaticamento fisico e mentale, ma queste non sono sempre semplici da individuare poiché la sintomatologia non è specifica per questa condizione e viene spesso ricondotta a cause differenti.
Per quanto riguarda le vitamine del gruppo B, la carenza anche di una sola di queste può compromettere l’intera sequenza di reazioni biochimiche necessarie per trasformare il cibo in energia; questo si traduce inevitabilmente in significativi livelli di affaticamento generale. I principali sintomi di tali carenze nutrizionali sono: affaticamento, spossatezza, debolezza muscolare, bassi livelli di energia, mal di testa e perdita di appetito.
Allo stesso modo, bassi livelli di vitamina C possono portare ad avvertire stanchezza, irritabilità e dolori muscolari. La vitamina C, infatti, rientra tra i composti chimici antiossidanti in grado di neutralizzare i radicali liberi e impedire all’ossigeno di reagire con altri composti; in assenza di tale nutriente, la produzione di energia mitocondriale è compromessa e, di conseguenza, le manifestazioni fisiche e psicologiche diventano evidenti.
Anche la carenza di ferro e magnesio si manifesta con sintomi evidenti a livello fisico e mentale.
Per quanto riguarda il ferro, in particolare, i sintomi comuni della carenza sono l’affaticamento e la scarsa resistenza allo sforzo; tale sintomatologia può essere correlata a un basso apporto di ossigeno ai tessuti corporei e a una ridotta attività degli enzimi contenenti ferro. Inoltre, la carenza di tale nutriente porta anche a una riduzione delle prestazioni fisiche e dell’efficienza lavorativa.
La carenza di magnesio, invece, si manifesta anche con sintomi riconducibili al ruolo che questo svolge nella trasmissione nervosa e nella contrazione muscolare. La sintomatologia, infatti, può prevedere crampi e debolezza muscolare, affaticamento, compromissione della resistenza e perdita dell’appetito. Bassi livelli di magnesio, inoltre, sono collegati a un maggior rischio di affaticamento cronico e ad elevati livelli di stress ossidativo.
È evidente che i sintomi legati all’astenia possono derivare direttamente da una carenza vitaminica, ma è fondamentale ricordare che questi possono essere anche la spia di ulteriori condizioni sottostanti e che, quindi, è necessario rivolgersi al proprio medico nel caso in cui tali sintomi si presentino costantemente o non accennino a migliorare, influenzando lo svolgimento delle normali attività quotidiane o interferendo con la qualità della vita. Lo specialista, dopo aver valutato il caso specifico, sarà in grado di indicare al paziente i rimedi e i trattamenti più indicati per reintegrare i nutrienti e soddisfare il fabbisogno vitaminico giornaliero.
Benefici dell’assunzione di vitamine per la stanchezza
Generalmente, seguire un’alimentazione varia ed equilibrata e adottare uno stile di vita sano garantisce un adeguato apporto nutrizionale, fornendo tutte le vitamine e i sali minerali di cui il corpo ha necessità per funzionare regolarmente.
Nonostante questo, ci sono casi in cui l’assunzione di questi nutrienti tramite gli alimenti risulta insufficiente; questo avviene, per esempio, in determinati periodi della vita (quali l’anzianità, la menopausa e la gravidanza) in cui il fabbisogno risulta aumentato, nei casi in cui si escludano determinati alimenti dal proprio regime alimentare (per esempio, se si segue una dieta vegana) o in caso di malassorbimento legato a patologie o interventi chirurgici. In questi casi, è fondamentale rivolgersi a un medico per capire come prevenire stati carenziali e garantire il benessere dell’organismo.
Sul mercato esistono numerosi integratori formulati con un mix di sostanze nutritive in grado di contrastare la stanchezza e accelerare il metabolismo energetico, fornendo effetti benefici alla salute fisica e mentale degli individui. In particolare, l’assunzione delle vitamine sopracitate contribuisce a migliorare l’umore, ripristinare il benessere e la vitalità e ridurre i sintomi dell’affaticamento fisico e mentale dei soggetti che le integrano adeguatamente.
L’integrazione vitaminica è, quindi, importante per apportare benefici in termini di salute fisica e mentale, ma è sempre fondamentale optare per un’integrazione efficiente e sicura, in quanto sovradosaggi di ciascun nutriente potrebbero portare disturbi o effetti collaterali e avere conseguenze deleterie sul soggetto che li assume. A tal proposito, sebbene gli integratori non siano farmaci, è comunque importante seguire i dosaggi indicati sulle singole confezioni e non superare i limiti riportati. In caso di dubbi, comunque, è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico o farmacista prima di procedere con l’assunzione e verificare con attenzione le indicazioni in merito a modalità d’uso e avvertenze.
In sintesi
La stanchezza è una condizione che può insorgere a causa di numerosi fattori e, tra questi, vi è la carenza di vitamine e/o minerali. Queste ultime, infatti, sono spesso coinvolte attivamente nel processo di produzione dell’energia a partire dagli alimenti ingeriti; quindi, eventuali carenze possono avere un impatto sulla forza fisica e mentale di ciascun individuo.
Sebbene normalmente il fabbisogno quotidiano di tali nutrienti possa essere soddisfatto tramite l’alimentazione, ci sono circostanze in cui la loro assunzione risulta insufficiente. In questi casi, per contrastare la stanchezza e ritrovare le energie, si può ricorrere agli integratori (disponibili sottoforma di compresse, capsule o bustine da sciogliere in acqua), che possono contribuire al corretto funzionamento del metabolismo energetico, a combattere l’astenia, a rafforzare le difese immunitarie, in generale, a favorire il benessere di corpo e mente giorno dopo giorno. È sempre opportuno chiedere consiglio al medico o al farmacista.