La forfora è una condizione comune caratterizzata dalla formazione di squame bianche. Si tratta di residui di cellule morte che si sfaldano più rapidamente del normale, provocando prurito e un fastidioso “effetto neve” dovuto alla caduta della forfora su viso, spalle e vestiti.
Cos’è la forfora
La forfora è il termine comune, non tecnico, con cui si identifica la Pityriasis Simplex Capitis (PSC) una condizione del cuoio capelluto che si manifesta con desquamazione e, talvolta, prurito alla testa. Più raramente può coinvolgere anche altre zone del corpo, come le sopracciglia e le ascelle.
La Pityriasis Simplex Capitis è una condizione non infiammatoria del cuoio capelluto che si presenta come un’esfoliazione (distacco di cellule morte) dello strato corneo (strato esterno delle cellule epidermiche), spesso accompagnato dalla proliferazione del lievito Pityrosporum Ovale (o Malassezia furfur. Può manifestarsi con una sensazione di prurito.
Insorge più frequentemente negli uomini che nelle donne, ma non è percentualmente più frequente in alcuna etnia.
Cause
Si ritiene che la forfora insorga in correlazione a una serie di cause, tra cui squilibri ormonali, eccessiva disidratazione della pelle, azione del lievito pitirosporo, e pelle grassa o irritata. Anche l’uso di alcuni prodotti per la cura dei capelli può contribuire alla sua insorgenza.
Nel dettaglio:
- Disidratazione (perdita di acqua) delle cellule superficiali del cuoio capelluto: causa secchezza della pelle, con conseguente formazione di squame;
- Carenze nutrizionali: la carenza di vitamine del gruppo B, minerali e acidi grassi essenziali è associata a una maggiore possibilità di comparsa della forfora;
- Infezioni da fungo del cuoio capelluto non associate a infiammazione: il lievito Malassezia furfur, che prolifera sullo strato lipidico del cuoio capelluto, può causare o esacerbare la forfora;
- Stress: prolungati periodi di tensione emotiva possono contribuire allo sviluppo della forfora, in quanto possono alterare l’equilibrio naturale del cuoio capelluto, con maggiore produzione di sebo che può ostruire i follicoli piliferi e causare una crescita eccessiva di cellule cutanee, con conseguente irritazione, desquamazione e prurito;
- Reazione a prodotti cosmetici per la cura dei capelli: shampoo o lozioni cui il soggetto è sensibile potrebbero causare dermatite da contatto, con conseguente secchezza cutanea e desquamazione del cuoio capelluto;
- Condizioni della pelle: alcune condizioni della pelle, come eczema e psoriasi, possono determinare desquamazione del cuoio capelluto.
Come affrontare i disagi derivanti dalla forfora
La forfora (Pytirisasis simplex capitis) non è di per sé una patologia – anche se potrebbe essere uno dei sintomi di una condizione patologica sottostante, come la psoriasi. Può insorgere in soggetti in perfetta salute e non è contagiosa ma può essere fonte di disagio convivere con questo problema e difficile ridurne l’impatto estetico.
Il trattamento della forfora passa attraverso l’applicazione topica di principi attivi efficaci contro la forfora, cambiando le proprie abitudini e adottando un diverso stile di vita, dall’alimentazione alla gestione dello stress.
Stile di vita e rimedi:
- Stress management: la tensione emotiva e le preoccupazioni, specie nel lungo periodo, possono avere serie implicazioni sulla salute e sul benessere generale, nonché causare o peggiorare la forfora;
- Alimentazione equilibrata: assicurarsi il corretto apporto di minerali essenziali per la salute dei capelli e della pelle, quali lo zinco, le vitamine del gruppo B e alcuni tipi di grassi;
- Osservare una corretta pulizia dei capelli in relazione al tipo di cuoio capelluto: capelli grassi o cute oleosa necessiteranno di lavaggi più frequenti, mentre una cute più secca andrà lavata con meno frequenza;
- Limitare l’utilizzo di prodotti per lo styling dei capelli: gel, lozioni, mousse, lacche possono accumularsi su capello e cuoio capelluto rendendoli più grassi.
In sintesi
La forfora (Pityriasis Simplex Capitis) è una condizione non patologica e non contagiosa del cuoio capelluto, che si manifesta con un’eccessiva desquamazione e formazione di squame. Si verifica più frequentemente negli uomini che nelle donne ed è fonte di inestetismo e disagio.
Può, tuttavia, essere tenuta sotto controllo mediante l’applicazione topica – con shampoo, maschere o lozioni – di attivi efficaci per cui è sempre raccomandato chiedere il parere del medico. In generale, l’adozione di uno stile di vita finalizzato al controllo dello stress, una dieta che assicuri l’assunzione di vitamine del gruppo B, zinco e alcuni grassi, nonché evitare trattamenti aggressivi su capelli e cuoio capelluto può contribuire a contrastare il problema.